Ospedale Gaslini in festa per Peggy, la bambina Ganese portata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava-NPH Italia onlus e affetta da retinoblastoma



Volontari e donatori della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus si sono trovati il 12 ottobre con lo staff dell’Istituto Gaslini per festeggiare il ritorno a casa di Peggy, bambina ghanese di 2 anni giunta in Italia a febbraio, in fin di vita poiche affetta da retino blastoma, e ora ritornata a casa con la sua mamma.

Il suo gravissimo caso era stato evidenziato dai volontari della Fondazione in occasione della missione oculistica in Africa, Transforming children’s lives through sight, realizzata lo scorso anno accanto alla Marina Militare Italiana.
Grazie alla collaborazione con l’Ambasciata d’Italia ad Accra e a un generoso anonimo donatore, la Fondazione ha portato Peggy e sua mamma Elisabeth in Italia per ricevere le migliori cure.
Un tumore aveva gia colpito estesamente l’occhio, il cervello e l’osso. Dopo consulti con vari ospedali dei bambini di tutto il mondo, e stato deciso di procedere, sotto le cure dello staff di Rianimazione e di Trapianto di Midollo Osseo, con un tentativo di cure chemioterapiche molto intensive, monitorando la reazione alle stesse.

La bambina e stata ricoverata per sei mesi circa presso l’Ospedale Gaslini di Genova, nel reparto di Oftalmologia e di Emato-Oncologia, curata e seguita dalla Dott.ssa Maria Luisa Garre e dal prof. Paolo Capris.
Ha combattuto come un leone africano, superato sei cicli di chemioterapia guadagnando tempo di vita; la reazione alle cure e la regressione della massa tumorale e stata a dir poco «stupefacente» andando oltre le aspettative dei medici.

Ora Peggy sta molto meglio, la malattia e in remissione, e non vedente ma potra tornare a casa con sua mamma che le e stata accanto con coraggio, sostenuta dallo staff dell’Ospedale Gaslini e dai volontari di Genova della Fondazione Francesca Rava.
Nei mesi la mamma Elisabeth e stata, infatti, costantemente assistita oltre dai tanti volontari della Fondazione, da amici ghanesi che hanno svolto funzioni di mediazione culturale e interpretariato, tra loro spicca il calciatore della Sampdoria, Acquah che ha voluto conoscere la bambina e la sua mamma facendo sentire il calore della loro terra.