Maltrattamento e abuso sui minori: al Gaslini nell’ultimo anno identificati e presi in carico 92 casi



Contro il maltrattamento e l’abuso sui minori l’Istituto Gaslini dal 2011 si e fatto promotore di una serie di iniziative: al suo interno attraverso la creazione del gruppo di lavoro multidisciplinare che da vita all’ambulatorio: “La casa sull’albero”; all’esterno ad una rete, che in due anni di lavoro congiunto e venuta a crearsi tra Ospedale Gaslini, pediatri di famiglia, Servizi i servizi sociali e sanitari territoriali e organi giurisdizionali per la tutela del minore per migliorare l’individuazione dei casi e la presa in carico del minore.

“L’abuso, il maltrattamento e la negligenza nei confronti dei minori, sono fenomeni da sempre diffusi, ma attualmente emergenti in alcune aree specifiche di malessere: diventa sempre piu necessario sviluppare protocolli integrati che prevedano la capacita di cogliere i segnali di malessere, l’accoglienza dei bisogni e la presa in carico complessiva dei bambini vittime di questi casi. Le strutture di Pronto Soccorso Generale e Pediatrico, rappresentano punti di osservazione privilegiati per la rilevazione ed il primo approccio al fenomeno” spiega il professor Pasquale Di Pietro, direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione del Gaslini.

“All’interno del Dipartimento di Emergenza e Accettazione, da molti anni impegnato a contrastare questo fenomeno nell’attivita quotidiana del Pronto Soccorso, due anni fa e nato l’ambulatorio “La casa sull’albero”: il cui nucleo principale per completamento e follow up nella valutazione sanitaria e composto da due pediatri specificamente formati e un’infermiera pediatrica, in molti casi viene garantita la presenza anche di un assistente sociale, una psicologa, ed eventualmente ginecologo e chirurgo. Tutto il gruppo ha maturato esperienza nel diagnosticare queste problematiche” racconta la dottoressa Emanuela Piccotti, responsabile del Pronto Soccorso del Gaslini.

 “Nel corso  degli ultimi 12 mesi (Dicembre 2012-Novembre 2013) gli interventi di sostegno sociale e di tutela del bambino attuati dal Servizio Sociale dell’Istituto hanno  riguardato  432 bambini di cui 191 appartenenti a nuclei famigliari fragili (disagio psico-sociale, difficolta socio-economiche);  per tutti questi casi  viene avviato un progetto di sostegno al bambino e alla famiglia in  collaborazione  con  i  servizi  sociali  territoriali  sia  durante il ricovero sia per il rientro a casa” spiega il dottor Marco Martinoli coordinatore del Servizio Sociale e Ospitalita.                                                                      Rispetto al numero totale dei casi seguiti, gli operatori sanitari e gli assistenti sociali dell’ospedale sono intervenuti in  92 casi in cui si sono rilevate situazioni di abbandono o inadeguatezza  dei genitori, o di sospetto abuso e maltrattamento.

Circa il 70% dei casi  sono  stati  segnalati dal Pronto Soccorso e i restanti dai reparti o ambulatori. Per i casi a rischio, a seguito degli approfondimenti clinici, psicologici e sociali, e stato necessario segnalare la situazione del bambino all’autorita giudiziaria per gli interventi di tutela del minore” conclude il coordinatore del Servizio Sociale e Ospitalita. Servizio che da settembre del 2012 con l’apertura dell’Ospedale di Giorno (Pad.20) e stato collocato dal punto di vista organizzativo nel nuovo Centro di Accoglienza Bambino e Famiglia (C.A.B.E.F.), mentre e proseguita  la collaborazione nel gruppo di lavoro multidisciplinare per il contrasto all’abuso e al maltrattamento.

“Le segnalazioni arrivano in gran parte dal Pronto Soccorso (osservatorio privilegiato con i suoi quasi 40.000 accessi all’anno di pazienti 0-14) e dalle Unita Operative degenziali: abbiamo individuato una rete di referenti medici nei diversi reparti e servizi dell’Istituto che si raccordano strettamente con il gruppo di lavoro multiprofessionale, con le strutture territoriali e i pediatri di famiglia” spiega il professor Di Pietro.

“Scopo del convegno di oggi e fare un ulteriore passo avanti, soprattutto nel migliorare l’aspetto diagnostico e la costruzione di protocolli condivisi per essere piu efficienti nel fornire gli elementi scientifici utili alla valutazione complessiva dei casi, soprattutto nei casi complessi e discussi (tipo alcune patologie a trasmissione sessuale e il trauma cranico non accidentale) considerando che al Gaslini vi sono tutto le competenze superspecialistiche per tale attivita e che e fondamentale metterle al servizio dell’area metropolitana e della Regione. Tale aspetto clinico e di diagnosi differenziale non e affatto secondario in questa tematica perche rappresenta il fondamento scientifico delle tesi a favore o contro l’ipotesi del maltrattamento (posto che l’aspetto giudiziario attiene ad altro settore)” conclude Piccotti. 


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