“La gestione della disfagia nelle disabilita complesse”



Genova. Si terra domani, 28 febbraio, presso il Centro internazionale di Studi e Formazione “Germana Gaslini” C.I.S.E.F. di Genova Quarto il convegno “La gestione della disfagia nelle disabilita complesse”, al quale prenderanno parte Paolo Petralia Direttore Generale dell’Istituto Gaslini, Daniela Dall’Agata Direttore del Distretto 13 dell’ASL 3 Genovese, Danilo Ravera Presidente CRESS e Roberto Bottaro Presidente Associazione “Fa.di.Vi e Oltre”.La diagnosi di disfagia ha portato a profondi cambiamenti nella presa in carico e nella cura della persona disabile grave, con ricadute sia nella sua famiglia che nel personale operante all’interno di strutture riabilitative e assistenziali. Da queste riflessioni e nata l’idea di questa giornata sul tema della disfagia nelle disabilita complesse.”L’obiettivo del convengo e quello di creare un’occasione di crescita e confronto per gli operatori del settore riabilitativo e socio-assistenziale e per le famiglie sulle tematiche legate alla disfagia ? spiega Roberto Bottaro Presidente Associazione “Fa.di.Vi e Oltre” – dagli aspetti piu tecnici e riabilitativi, alle implicazioni psicologiche legate alla diagnosi del problema, alla necessita di fornire una buona alimentazione con nuove modalita di preparazione e somministrazione dei cibi, alle migliori tecniche di gestione quando si renda necessario avviare un’alimentazione “artificiale”. Fa.Di.Vi. e Oltre e un’associazione nata nel 2000, per iniziativa di un gruppo di famiglie di persone con disabilita complesse, i suoi componenti si sono incontrati nella definizione di un progetto che prevedeva la ristrutturazione di un edificio scolastico (ex scuola speciale) dove poter realizzare un servizio per il “Dopo di Noi” che fornisse la sicurezza e la Qualita di una Casa per il futuro dei loro figli. “L’associazione si e proposta alle diverse realta istituzionali (Asl, Privato Sociale, Comune di Genova, Provincia di Genova, Regione, ecc.) come partner, caratterizzandosi come soggetto attivo nella realizzazione di strutture nelle quali la ricerca di aperture al territorio e lo sviluppo di esperienze di cittadinanza attiva diventassero elementi cardine capaci di contraddistinguerne l’azione” spiega il Presidente Bottaro.Il coinvolgimento e la partecipazione delle Famiglie nella co-progettazione dei Servizi si sono ben presto dimostrati elementi fondamentali nel contenere e ridurre le difficolta da superare. Il progetto e divenuto un concreto sostegno alla genitorialita fornendo ai suoi interpreti la possibilita di ri-conoscersi e superare il rischio di controproducenti chiusure autoreferenziali. Al contempo ha aiutato le Famiglie, non solo quelle dell’Associazione, a ricercare ed individuare occasioni per “ridurre” i carichi di lavoro che la Cura continua comporta anche per chi la esercita informalmente.


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