Incidenti in eta pediatrica (1-14 anni) seconda causa di morte (20,3%) dopo i tumori (30,9%). Parte dal Gaslini la realizzazione di una rete pediatrica dei Pronto Soccorso degli ospedali pediatrici italiani finalizzata alla sorveglianza degli incidenti



“Il trauma da incidente (20,3%) risulta essere in Italia la seconda causa di mortalita in eta pediatrica (1-14) dopo il tumore (30,9%). Per prevenire queste morti evitabili e la morbosita indotta e necessario rafforzare la sorveglianza, e il contributo che la rete degli ospedali pediatrici italiani (A.O.P.I.) intende fornire, integrandola nella rete di sorveglianza europea Injury database della Commissione Europea, potra essere certamente significativo” spiega il dottor Paolo Petralia, direttore generale dell’Istituto G. Gaslini di Genova e presidente della Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani. Parte dal Gaslini infatti la realizzazione di una rete pediatrica dei Pronto Soccorso degli ospedali pediatrici italiani finalizzata alla sorveglianza degli incidenti: ” dopo una prima fase di sorveglianza in cui il solo ospedale pediatrico partecipante e’ stato il Gaslini, si e voluto ed ottenuto di allargare la partecipazione a tutti gli altri pronto soccorso degli ospedali pediatrici italiani – continua Petralia – e la rete dell’ AOPI ha aderito prontamente, costituendo insieme all’ Istituto Superiore di sanita un vero e proprio gruppo permanente di lavoro integrato a livello europeo .”

In questo quadro generale l’Istituto Superiore di Sanita attraverso il SINIACA-IDB presenta lo stato dell’arte sulla sorveglianza ospedaliera di pronto soccorso degli incidenti e della violenza in Italia e rilancia questa azione. I dati completi saranno illustrati nell’ambito del convegno nazionale sul “Sistema di Sorveglianza ospedaliera degli Incidenti in Italia e in Europa” che si terra al Centro Internazionale di Studi e Formazione Germana Gaslini (CISEF) di Genova il 16 e 17 maggio 2014. L’evento, organizzato con il supporto dell’IRCCS “G. Gaslini”, sara l’occasione per presentare i principali risultati rilevati dal sistema nazionale di sorveglianza ospedaliera di pronto soccorso degli incidenti attivo in 11 regioni italiane (Piemonte, Valle d’Aosta, P.A. Trento, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna). 

 

“Ci sono due livelli di sorveglianza in pronto soccorso ospedaliero (PS) degli incidenti pediatrici: un livello sintetico ed uno analitico. Al livello sintetico tutti gli ospedali di determinate Regioni osservano i casi di accesso in PS  per incidente (o violenza) e rilevano la diagnosi (ad es. trauma cranico) e la tipologia generale d’incidente. Per la rilevazione a livello sintetico sono attive Piemonte, Toscana e recentemente Abruzzo.

Dai dati di PS di queste Regioni possiamo stimare che in Italia ogni anno accedano in PS per incidente (o violenza) oltre 1.160.000 bambini all’anno (eta 0-14). Di questo circa il 31% cioe 365.000 bambini accedono al PS a causa di un incidente domestico” spiega il dottor Alessio Pitidis direttore del Reparto Ambiente e Traumi Dipartimento Ambiente e Prevenzione Primaria dell’Istituto Superiore di Sanita.

 

“Accanto alla rilevazione sintetica ne abbiamo una analitica che rileva in PS, in un campione di 30 ospedali distribuiti sul territorio nazionale, le cause d’incidente (secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanita sulla sorveglianza degli incidenti). Di questo campione di sorveglianza in dettaglio delle cause d’incidente fa parte l’Istituto G. Gaslini che e l’unico ospedale pediatrico di questa rete, gli altri ospedali hanno solo reparti pediatrici. Il core di rilevazione di questa rete campionaria e l’incidente domestico, ora questa rilevazione si sta estendendo agli incidenti stradali e alla violenza con l’obbiettivo di coprire in futuro tutte le tipologie d’incidente o violenza” spiega la dottoressa Carla Debbia pediatra del Pronto Soccorso del Gaslini, resp. progetto SINIACA per il Gaslini.

 

Dalle casistiche di questo campione vediamo che nei bambini circa il 50% degli incidenti domestici sono dovuti a caduta.

Nei bambini piu grandi altro problema sono le ferite da taglio (ad es. nei maschi 10-14 anni sono il 10,8% della casistica).

Per i bambini piu piccoli, oltre alla caduta, le dinamiche d’incidente piu rilevanti sono l’inalazione o ingestione di corpo estraneo, le ustioni e le intossicazione (ad es. per i maschi sotto i 5 anni d’eta: contatto corpo estraneo 4,8%; ustione 3,1%, avvelenamento/intossicazione 2,8%.

 

“Riguardo all’attivita svolta dal bambino infortunato questa consiste prevalentemente nel gioco (circa 40% degli incidenti domestici): e necessario da parte dei genitori e di chi si occupa in generale del bambino piccolo attuare la massima sorveglianza, prima di tutto sulla qualita e integrita del gioco, che deve essere a norma” sottolinea il professore Pasquale Di Pietro direttore Dipartimento Emergenza e Accettazione e Medicina d’Urgenza.

Oltre il 7% degli incidenti avvengono all’atto del nutrirsi per i rischi legati alla cucina.

Per i bambini sotto i 5 anni d’eta circa il 5% degli incidenti sono avvenuti in fase di riposo, sostanzialmente per caduta di bambini inferiori all’anno da posizione di stazionamento fisso.

Per i bambini sia maschi sia femmine il luogo di domestico di maggior frequenza degli incidenti e il soggiorno/camera da letto.  Ad es. per i maschi sotto i 5 anni d’eta il 40,0% degli incidenti avviene in camera da letto/soggiorno, il 16,4% in cucina e il 13,8% nelle altre pertinenze interne dell’abitazione. Tali proporzioni rimangono simili nelle femmine fino ai 14 anni d’eta. Invece nei maschi del gruppo 10-14 anni pur rimanendo la cucina e le altre pertinenze interne della casa (11,8% e 12,3% rispettivamente), le aree  esterne assumono sostanzialmente la stessa importanza (18,6%) del soggiorno e della camera da letto (21,1%). Riguardo ai traumi in Pronto Soccorso si registra il 92,8% delle dimissioni a domicilio: poiche un elevato numero di lesioni sono superficiali (24,2% di contusioni, 15,3% di fratture lievi e chiuse, principalmente a carico degli arti superiori, 11,4% di traumi cranici,  7,4% di ferite al volto).

 

Le ustioni come diagnosi sono riportate in circa il 2% dei casi, l’eta piu colpita e quella da 0-4 anni dove si verificano le ustioni in assoluto piu gravi; i corpi estranei intesi in maniera estensiva nel 1,5% e gli avvelenamenti intossicazioni nel 1,2% dei casi di accesso dei bambini in PS per trauma.

“E’ importante che gli ospedali pediatrici e gli ospedali generali che hanno UU.OO. di Pediatria lavorino insieme per lo studio analitico volto alla ricerca della dinamica degli incidenti nelle diverse fasce di eta  in modo da permettere una strategia preventiva veramente efficace” conclude il professore Pasquale Di Pietro direttore Dipartimento Emergenza e Accettazione e Medicina d’Urgenza.

(in fotografia da sinistra Pasquale Di Pietro, Paolo Petralia, Alessio Pitidis e Carla Debbia)

 

 

I dati complessivi del sistema SINIACA-IDB                                  

 

Il SINIACA ha stimato in circa 7.378.000 l’anno gli accessi in pronto soccorso in Italia, causati da incidenti e violenza. Di questi, oltre 1.825.000 sono accaduti in casa.

Sempre dal sistema SINIACA-IDB risulta che la proporzione dei ricoveri e pari al 7,5% degli accessi in Pronto Soccorso circa, per cui e possibile stimare in circa 135 mila il numero di ricoveri ospedalieri per infortunio domestico, cifra congrua con il 23% degli incidenti domestici su tutti i ricoveri per traumatismi osservata nel sistema delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO: registro nazionale dei ricoveri ospedalieri).

 

Gli accessi al Pronto Soccorso

Il tasso medio di accesso in pronto soccorso ospedaliero per infortunio domestico e di 3.075 pazienti l’anno ogni 100.000 abitanti, con alcuni gruppi eta-sesso specifici che risultano maggiormente a rischio:

                      i bambini sotto ai 5 anni d’eta (piu i maschi che le femmine): 8.137 casi ogni 100 mila/anno

                      gli anziani a partire dai 65 anni (piu le donne che gli uomini): 5.582 casi ogni 100 mila/anno, con tassi progressivamente maggiori al crescere dell’eta

                      le donne in eta lavorativa (18-64 anni) impegnate in attivita di lavoro domestico: 2.114 casi ogni 100.000/anno

                      gli adulti (piu uomini che donne) tra i 15 e i 49 anni: 2.043 casi ogni 100.000/anno

Sulla base dei dati di sorveglianza nazionale condotta nella rete campionaria di 25 centri di Pronto Soccorso ospedaliero, nel 2012 e stato possibile caratterizzare gli eventi in base a luogo dell’accadimento, dinamica, attivita svolta al momento dell’incidente, e lesioni riportate e relativo distretto corporeo interessato. In un sub-campione di 10 centri di Pronto Soccorso e stato possibile anche rilevare le sostanze o gli oggetti coinvolti nell’incidente.

 

Gli ambienti domestici di accadimento

Sul totale dei casi d’infortunio domestico analizzati (37.450) i luoghi con le maggiori frequenze d’infortunio della casa sono rappresentati dal soggiorno/camera da letto (18.6%), seguiti da varie pertinenze come garage, parcheggio (17,9%) e dalla cucina (17,2%).

Sia per i maschi, sia per le femmine, nella fascia d’eta compresa tra 0 e 14 anni, i luoghi in cui piu frequentemente si verificano incidenti risultano essere il soggiorno o la camera da letto. All’aumentare dell’eta (15-69) i luoghi in cui piu spesso si osservano infortuni sono alcune specifiche pertinenze della casa (strada privata, parcheggio, garage, posto auto coperto, sentiero, area pedonale).

 

La dinamica e le attivita al momento dell’infortunio

La dinamica piu frequente (e anche quella mediamente piu grave in termini di conseguenze invalidanti, soprattutto per la popolazione anziana) e la caduta da altezza non specificata (29,7%) inclusi gli inciampi, i salti e le spinte, seguita dalla caduta a livello (11,9%), compresi gli scivolamenti. Sommando tra loro tutte le dinamiche di caduta si ottiene una proporzione prossima alla meta dei casi d’infortunio domestico (47,9%). Seguono gli urti (15,5%) e gli incidenti con ferita da oggetto penetrante o tagliente (11,8%).

L’analisi stratificata per sesso e per fasce d’eta documenta anch’essa una netta prevalenza delle dinamiche d’incidente da caduta, soprattutto nelle donne di tutte le eta, mentre negli uomini risultano numerosi anche gli urti e le ferite da punta e da taglio.

Sono le attivita di pulizia domestica e preparazione del cibo che comportano assai spesso un incidente in casa (23,2%), a seguire il fai da te (16,5%). Le attivita di vita quotidiana quali il nutrirsi, il riposare e il lavarsi venivano svolte complessivamente nel 14,2% degli infortuni. Le altre attivita di vita quotidiana e il gioco incidono sulla casistica per circa il 10% ciascuna.

 

Natura della lesione e distretto corporeo

Come era da attendersi il tipo di lesione piu frequentemente osservato e rappresentato dalle lesioni superficiali (contusione/livido) evidenziate nel 25,3% dei casi, cui seguono le ferite aperte con una percentuale di poco inferiore (24,7%). Tra le lesioni meno gravi anche le distorsioni (4,4%). Tuttavia sono presenti anche lesioni piu gravi quali le fratture nell’ordine del 18,3% del totale dei casi osservati e altre tipologie meno frequenti quali lussazioni (3,6%) o ustioni (2,0%).

Relativamente al distretto corporeo sede della lesione, in ragione delle dinamiche frequentemente osservate di caduta, urto o ferita da taglio/punta, e naturale che siano soprattutto le lesioni agli arti superiori (22,6%) ed inferiori (18,8%) a prevalere, seguite dalle lesioni multiple in cui piu di un distretto corporeo e risultato sede di lesione (11,9%). Le lesioni alla testa ed alla faccia si equivalgono, presentando percentuali sovrapponibili (intorno all’8%).

 

Gli oggetti e le sostanze coinvolti nell’infortunio

In un sub-campione di 10 centri di Pronto Soccorso e stato possibile registrare gli oggetti e le sostanze coinvolte nell’incidente. Nei casi d’incidente domestico osservati nel sub-campione (17.320) gli oggetti o le strutture della casa che piu frequentemente sono coinvolti nell’evento accidentale sono rappresentati dalle scale e/o gradini (16,3%) e dai letti (8,9%) entrambe per caduta o urto, a seguire la ferite da taglio o punta con il coltello da cucina (4,2%), le porte per schiacciamento o urto (3,9%), etc.

 

Gli incidenti stradali

Sono stati analizzati rispettivamente 187mila casi relativi al periodo 2011-2012 provenienti da Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Umbria e Sardegna raccolti con formato sintetico (Minimum Data Set) e 29mila casi (da Liguria, Umbria, Sardegna) in formato informativo analitico (Full Data Set), sempre relativi al periodo 2011-2012 provenienti questi ultimi da 33 strutture ospedaliere. La sorveglianza ha permesso di stimare in circa 1 milione/anno il numero di accessi in Pronto Soccorso, con un’incidenza pari a 1.632 casi ogni 100.000 abitanti. Il 25% degli accessi in PS avviene per entrambi i generi entro la fascia 20-24 anni e il 75% degli accessi in PS entro la fascia 45-49 nei maschi e 50-54 nelle femmine. Le diagnosi piu frequenti riscontrate in PS e quelle relative ai casi di ricovero ospedaliero mostrano nel primo caso traumatismi lievi, senza menzione di lesione agli organi interni, che, invece, compaiono ove si considerino le diagnosi piu frequenti nel sottoinsieme dei soggetti che vengono ricoverati . Per quanto riguarda la tipologia di utente della strada in oltre il 68% dei casi si tratta di un automobile, le due ruote motorizzate rappresentano il 17,1% degli accessi in PS mentre i pedoni sono l’8%. Questi dati del sistema SINIACA-IDB sono in linea con quanto riportano le statistiche degli incidenti stradali curate dall’ISTAT in collaborazione con l’ACI. Con riferimento ai dati del campione SINIACA-DATIS, risulta evidente la maggiore gravita delle lesioni riportate in seguito a incidente stradale che ha visto coinvolti i cosiddetti “utenti deboli” (pedoni, ciclisti e utenti delle 2 ruote motorizzate) che nel campione degli accessi in PS rappresentano il 28,7% mentre nel sottoinsieme dei soggetti ricoverati rappresentano ben il 62,2%.

Violenza sulle donne

Per i casi di violenza sulle donne, sono stati analizzati i flussi informativi regionali di emergenza e urgenza (EMUR) di Piemonte, Toscana e Sardegna (informazioni in formato sintetico). Si tratta di un totale di 6.518 casi, in maggior misura rilevati in Toscana che presenta un maggior livello di completezza della rilevazione della violenza in pronto soccorso. La violenza sulle donne rappresenta, rispettivamente, il 2,3% (Toscana), 1,8% (Sardegna) e 0,3% (Piemonte) di tutti gli accessi in Pronto Soccorso per incidenti e violenza di queste regioni. Di tutti questi casi di violenza sulle donne, una percentuale abbastanza costante nelle tre regioni, compresa tra il 71% e il 76%, riguarda casi di violenza su donne adulte (15-49 anni). In un campione di ospedali della Liguria (E.O. Galliera) e dell’Emilia Romagna (centri di pronto soccorso ospedaliero della ASL Romagna-ForlI) e stato possibile rilevare i dati sulla violenza nel formato analitico europeo dell’Injury Database. Per quanto concerne il “contesto dell’aggressione”, l’alterco e la causa piu frequente che si associa a tutte le categorie e ai gruppi d’eta dell’esecutore della violenza. In questo caso avviene in ambito familiare per il 55,5% delle pazienti; la violenza perpetrata da amico/conoscente compare nel 23,5% dei casi e “altra specificata relazione” nel l’11,7% dei casi. La violenza sessuale e descritta dall’1,6% delle pazienti ed e ascrivibile al partner (42,9), a soggetto sconosciuto (42,9%) e a conoscente/amico (14,2% ).