Il Rotary costruisce un ponte sul Mediterraneo



In quest’occasione l’organizzazione ha invitato a Genova la prof. Nezha Mouane, Direttrice Generale del grande ospedale universitario di Rabat. Questo ospedale ha gia collaborato per anni con il Galliera nel settore delle emoglobinopatie e da un anno sta collaborando con il Gaslini per creare un reparto di cardiochirugia. La visita della Prof. Mouane mira a stipulare nuovi accordi con gli ospedali genovesi. Il Rotary, partner attivo di tutti gli accordi gia stipulati, ben attento a rafforzare le eccellenze del nostro territorio, sostiene attivamente questo tentativo.Il Rotary e partner prezioso per gli ospedali genovesi. Gestisce numerosi progetti per coadiuvarli nell’attivazione degli accordi con istituzioni ospedaliere e di ricerca a livello internazionale. Questi accordi permettono di scambiare personale ed esperienze, partecipare congiuntamente a congressi e seminari. Risultato finale di queste azioni sono migliori terapie per i malati e maggiore qualita e prestigio per gli ospedali coinvolti.Il dott. Paolo Gardino, coordinatore di questi progetti rotariani, afferma: “I nostri ospedali non possono isolarsi dal mondo accogliendo unicamente i pazienti genovesi che si presentano alla porta dell’ospedale. Il Rotary da anni sostiene le iniziative volte a rendere maggiormente internazionali gli ospedali genovesi, con cio investendo sulle eccellenze esistenti. Puo impostare e seguire importanti collaborazioni con l’estero, grazie alla capillare presenza della nostra associazione nel mondo e grazie alla capacita dei rotariani di fare sistema su progetti complessi. Siamo orgogliosi di avere collaborato con il Galliera ed il Gaslini con risultati molto tangibili” “Dal 2008 il Galliera ? spiega Adriano Lagostena, Direttore Generale dell’Ente ?collabora al progetto attraverso il Centro della Microcitemia e dell’anemia congenite, specializzato nella cura e prevenzione delle emoglobinopatie. In questo contesto l’ospedale genovese ha effettuato un’azione di trasferimento di know how con formazione di personale sanitario. Questa collaborazione con il Marocco ha portato ad un arricchimento reciproco e a un notevole miglioramento nell’assistenza dei pazienti affetti da queste patologia. Non possiamo che ringraziare il Rotary per il progetto, eccellente esempio di collaborazione internazionale e solidarieta”.Riconoscendo la valenza mondiale del progetto rotariano, il Ministro della Sanita Marocchino ha preso coscienza della capacita del Rotary di aiutare concretamente tutta la popolazione ed ha percio firmato una convenzione per formalizzare il nostro aiuto.La pratica acquisita sul campo ha permesso al Progetto di estendersi, con la collaborazione tra Gaslini e Rotary, a favore dei bambini che necessitano il trapianto di midollo osseo, soprattutto per emoglobinopatie, immunodeficienze e leucemie, tutte patologie non trattabili fino ad ora dal sistema sanitario marocchino.Il Direttore Generale dell’Istituto G. Gaslini Dott. Paolo Petralia assieme a tutta la Dirigenza saluta questo evento che celebra la collaborazione tra l’Istituto G. Galsini, il Rotary e gli Ospedali del Marocco.”La cooperazione sanitaria internazionale, declinata in tre livelli progressivi da quello strategico a quello umanitario, e parte integrante del Piano di Sviluppo dell’Istituto Gaslini ? spiega Paolo Petralia – questo progetto si inscrive nell’ambito di una decina di accordi di secondo livello che l’Ospedale Gaslini ha firmato con strutture sanitarie localizzate in paesi in via di sviluppo o in aree post-conflitto, in funzione dei quali l’Istituto provvede ad una “cessione di professionalita” sotto forma di fornitura di prestazioni e percorsi formativi. Ci auguriamo che con il nostro supporto i reparti di Cardiochirurgia e Cardiologia dell’Ospedale di Rabat diventino centro di riferimento per la cura delle patologie congenite in tutta l’Africa”.Per il Gaslini e per gli Ospedali del Marocco questa e una grande occasione per mantenere “une fenetre ouverte sur le monde”. Reciprocamente. In particolare, la collaborazione tra la CardioChirurgia e il Centro Trapianti di Cellule Ematopoietiche del Gaslini e gli Ospedali di Rabat e Marrakech e un bellissimo esempio di concreti successi sia per i risultati raggiunti sul piano clinico sia sul piano culturale, grazie al bilaterale scambio di personale tra gli Ospedali


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