Genova, 8 novembre 2023. La SIEDP (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) ha conferito un doppio riconoscimento di prestigio alle eccellenze dell’IRCCS Giannina Gaslini. Il professor Mohamad Maghnie, responsabile della UOC Clinica Pediatrica ed Endocrinologia dell’ospedale pediatrico ligure, e la dottoressa Daniela Fava della Clinica Pediatrica ed Endocrinologia sono stati insigniti a Bologna rispettivamente dei premi Emanuele Cacciari e Rina Balducci.
Il Premio Emanuele Cacciari è un premio alla carriera, intitolato alla figura del prof. Emanuele Cacciari, scomparso nel 2011, ex presidente della SIEDP e professore emerito all’Università di Bologna, dove ricopriva la cattedra di Clinica pediatrica dal 1980, dirigendo anche la Scuola di specializzazione in pediatria. Viene conferito ad un socio SIEDP ogni due anni, in occasione di ogni Congresso Nazionale. Celebra i risultati raggiunti, sia nell’insegnamento che nella ricerca, di uno dei 750 membri SIEDP che si è distinto in particolare per il suo contributo all’arricchimento delle conoscenze nell’ambito dell’endocrinologia e/o della diabetologia pediatrica e che abbia mostrato una leadership anche nell’ambito della pratica clinica.
«Il professor Cacciari è stato un punto di riferimento per l’endocrinologia e la diabetologia pediatrica – ha commentato il prof. Mohamad Maghnie, dopo il conferimento del premio – Sono molto orgoglioso di essere stato insignito di un premio alla carriera così importante, che ha soprattutto il sapore di lavoro di squadra e di un percorso di vita accademica e di ricerca sul campo costante e sempre più all’avanguardia».
Mohamad Maghnie è direttore della Clinica Pediatrica Endocrinologia, Diabete e Metabolismo presso l’Istituto Giannina Gaslini dal 2005 e professore ordinario di Pediatria presso l’Università di Genova. Dirige inoltre la scuola di specializzazione pediatrica dell’Università di Genova. Dal 2022 è coordinatore nazionale della rete europea ENDO-ERN della SIEDP e dal 2023 è responsabile del Corporate laison Board della Società Europea di Endocrinologia Pediatrica. Ha coordinato e coordina tuttora progetti di ricerca con grants, ricerche finalizzate e trials clinici. I principali interessi comprendono le patologie endocrine in età pediatrica ed in particolare i disturbi della crescita e il loro trattamento, nonché la gestione dei disturbi ipotalamo- ipofisari. È autore di oltre 300 articoli originali, capitoli di libri di testo nazionali ed internazionali e recensioni accademiche in numerose riviste di alto impatto. Dalla SIEDP gli è stato conferito il premio Rina Balducci e nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento Giorgio Kalaitzoglou di Eccellenza in Endocrinologia Pediatrica della Società Ellenica di Endocrinologia Pediatrica e dell’Adolescenza.
Sempre nella giornata di ieri la SIEDP ha conferito alla dottoressa Daniela Fava il premio nazionale Rina Balducci, in virtù del recente lavoro di cui è prima firmataria: “Clinical, Endocrine and Neuroimaging Findings in Girls With Central Precocious Puberty”.
Il Premio Rina Balducci è assegnato a un laureato in Medicina e Chirurgia, di età non superiore a quarantaquattro anni, autore della migliore ricerca scientifica su argomenti clinici o di base di Endocrinologia, di rilevante interesse in Pediatria. Ieri pomeriggio, durante la cerimonia di consegna, la dottoressa Fava ha illustrato i risultati evidenziati all’interno del lavoro.
«Ricevere il premio Rina Balducci, che ha l’obiettivo di valorizzare l’impegno scientifico di giovani ricercatori italiani in Endocrinologia pediatrica, è per me un grandissimo onore – ha commentato la dottoressa Daniela Fava – Un progetto di ricerca non è mai un lavoro individuale, ma è frutto dell’impegno di un gruppo, in questo caso multidisciplinare. La ricerca premiata, infatti, ha visto impegnati la Clinica Pediatrica ed Endocrinologia, la Neuroradiologia e l’Epidemiologia del nostro Istituto. L’obiettivo dello studio era individuare fattori predittivi clinici, biochimici e neuroradiologici di lesioni cerebrali associate allo sviluppo puberale precoce in una coorte di bambine con pubertà precoce centrale, diagnosticate nel nostro Istituto dal 2005 al 2019. La novità della nostra ricerca è stata l’individuazione di una percentuale di lesioni cerebrali tumorali, o simil tumorali, associate alla pubertà precoce centrale, superiore a quella riportata nelle casistiche precedenti, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 6 e gli 8 anni. Tale risultato conferma l’importanza della risonanza magnetica dell’encefalo e del follow up clinico nelle pazienti con pubertà precoce centrale, anche con esordio dopo i 6 anni».
L’equipe del Prof. Maghnie si è aggiudicata ancora, per la terza volta in 12 anni, l’ambito premio a livello nazionale. «Si tratta di un ulteriore riconoscimento all’altissima qualità della ricerca dell’Istituto Gaslini – ha commentato il prof. Mohamad Maghnie, co-firmatario del lavoro – che quest’anno valorizza l’importanza di un’attività multidisciplinare, unendo le conoscenze in ambito endocrinologico, gli studi epidemiologici e l’attività dei neuroradiologi del Gaslini. Ci auguriamo che il conferimento di tali riconoscimenti possa mettere in luce ancora di più l’impatto positivo della qualità di cura e assistenziale dell’Istituto Gaslini, contribuendo al richiamo attrattivo di sempre maggiori pazienti e non solo, sia in ambito nazionale che internazionale».