Dal convegno “Update on pediatric trauma: þe first golden hour” gli specialisti del Gaslini avvertono “il trauma cranico e la prima causa di morte e disabilita nel bambino, bisogna aumentare la prevenzione quotidiana: dalle cinture di sicurezza sempre allacciate in auto all’uso di caschi in moto ma anche in bici e sugli sci”



Gli esperti internazionali riuniti oggi presso l’Istituto Gaslini per partecipare al convegno “Update on pediatric trauma: the first golden hour” lanciano l’allarme prevenzione contro ” il trauma cranico, a livello internazionale la prima causa di morte e disabilita nel bambino. “E’ necessario aumentare la prevenzione quotidiana: dalle cinture di sicurezza sempre allacciate in auto all’uso di caschi in moto ma anche in bici e sugli sci. Il trauma cranico e un’eventualita relativamente rara nel paziente pediatrico, tuttavia essendo il coinvolgimento dell’encefalo percentualmente maggiore nel bambino rispetto all’adulto, spesso e piu grave” spiega Andrea Moscatelli responsabile dell’U.O.S Rianimazione Neonatale e Pediatrica del Gaslini.


 


“Presso il DEA pediatrico dell’Istituto vengono trattati ogni anno circa 11.000 pazienti affetti da trauma (su un totale di 38.000 accesi circa), di cui: 500 codici rossi/gialli, 150 politraumi e 300 incidenti stradali.


Circa 20-30 pazienti all’anno richiedono intervento chirurgico di emergenza o ricovero in Rianimazione ? continua Moscatelli – La letteratura internazionale, vista la relativa rarita dei casi gravi in pediatria, e concorde nel ritenere che i migliori risultati in termini di sopravvivenza ed esiti a distanza siano ottenibili se il bambino politraumatizzato viene gestito presso Trauma Centers con elevata specializzazione pediatrica“.


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“Gli incidenti stradali rappresentano la causa piu frequente di trauma nel bambino, seguiti dalle cadute dall’alto. Cause non trascurabili sono l’abuso ( nel neonato-lattante) ed i traumi correlati alle attivita sportive (negli adolescenti)” racconta Pasquale Di Pietro, direttore Unita Operativa di P.S. Medico e Medicina d’Urgenza. La prevenzione e fondamentale per evitare lesioni gravi e potenzialmente invalidanti ? continua Di Pietro – semplici misure di sicurezza quali l’utilizzo di seggiolini posizionati correttamente, cinture di sicurezza sempre allacciate anche per brevi tratti, casco – da usare sui ciclomotori ma anche su bicicletta sugli sci- sono provvedimenti in parte obbligatori che devono essere fortemente incoraggiati”.


 “Incidenti con esiti mortali avvengono regolarmente in bambini non adeguatamente contenuti nel seggiolino, anche per brevissime distanze (come ad esempio in caso di tamponamento in area di parcheggio). Il casco sugli sci non e ancora obbligatorio, ogni anno si verificano casi di traumi gravi che coinvolgono i bambini, anche in tenera eta, spesso vittime di investimento sulle piste da sci” conclude Di Pietro.


 


“L’Istituto Gaslini e il Trauma Center Pediatrico di riferimento della Regione Liguria e da anni e in atto un percorso organizzativo per l’ottimizzazione dell’assistenza al trauma” spiega Pietro Tuo direttore dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione del Gaslini. Tale processo ha portato al confronto con strutture internazionali di riferimento in Europa e negli Stati Uniti, che sono tutt’oggi un modello di riferimento per quanto riguarda la regionalizzazione e la centralizzazione delle cure ad alta complessita.


 


“L’approccio chirurgico al bambino politraumatizzato e profondamente differente rispetto a quello dell’adulto ed e volto alla massima preservazione della funzione d’organo. In quest’ottica, ad esempio, il trattamento conservativo delle lesioni del fegato e della milza e’ una strategia sviluppata e diffusa prevalentemente in ambito pediatrico. Questo rinforza ulteriormente la necessita di centralizzazione presso strutture pediatriche di riferimento” conclude Pietro Tuo.


 


“Il Trauma Center del Gaslini costituisce un riferimento, non solo per i pazienti liguri, ma anche per bambini politraumatizzati provenienti da altre regioni ed e auspicabile che patologie cosI complesse vengano centralizzate presso poche strutture altamente specializzate identificate strategicamente sul territorio nazionale. CosI come esistono reti regionali per l’assistenza al trauma, sarebbe auspicabile, vista la relativa rarita del trauma in pediatria, che venisse promossa la realizzazione di una rete nazionale per l’assistenza al bambino politraumatizzato. Un progetto di questo tipo dovrebbe unire in un sistema integrato i principali centri pediatrici nazionali. Si potrebbe, quindi, garantire il massimo livello di assistenza a pazienti estremamente gravi” ha detto l’assessore alla Salute Claudio Montaldo in apertura del convegno.  


“Il Gaslini e un importante riferimento e puo continuare ad esserlo per i bambini che vengono a Genova da altri luoghi ? ha aggiunto l’assessore Montaldo – pero puo essere anche riferimento per favorire la crescita della pediatria italiana, attraverso la costruzione di una vera e propria rete pediatrica, che consenta tutte le volte che e possibile di evitare trasferimenti e di mettere in moto attraverso la telemedicina la diagnosi remota con la trasmissione delle immagini e metta a disposizione le sue competenze per assistere i piccoli a casa loro“.


 


La casistica internazionale


 


Gli incidenti stradali costituiscono, in genere, la causa piu frequente di trauma cranico, seguiti dalle cadute e dalle aggressioni. Mancano dati precisi relativi alla popolazione pediatrica italiana. Casistiche nord americane riportano un’incidenza di lesioni neurologiche da trauma, esitate nel decesso o nel ricovero ospedaliero del paziente, pari a 155 eventi per 100.000 abitanti per anno, con una mortalita di 6 individui ogni 100.000 abitanti per anno.


 Al primo posto (con il 38% delle lesioni neurologiche da trauma cranico) si trovano i traumi derivanti da incidenti della strada, (i bambini in eta scolastica rappresentano la fascia di eta piu colpita: 76.3/100.000/anno); i pedoni sono quelli piu frequentemente coinvolti (con circa il 70% degli eventi ed un’incidenza di 41.2/100.000/anno), seguiti dai ciclisti e dai passeggeri dei veicoli (con un uguale tasso di morbilita del 15% ed un’incidenza di 8.7/100.000/anno).


Le cadute (34% del totale delle lesioni traumatiche) costituiscono invece la causa piu frequente di trauma nei bambini compresi nella fascia di eta 0-4 anni. Le lesioni conseguenti ad aggressioni (12% del totale delle lesioni da trauma) sono quelle piu frequenti nell’eta infantile (24.9 eventi/100.000 bambini/anno) e in quella adolescenziale (51 eventi/100.000/anno.


Fenomeni di “child abuse” sono infine piu frequenti nell’eta infantile (45.9/100.000/anno). I traumi cranici minori costituiscono la netta maggioranza delle lesioni neurologiche traumatiche (76% contro il 18% dei t.c. severi).


L’incidenza di trauma cranico, sia minore che grave, piu alta nella fascia di eta <1anno (306.9/100.000/anno), scende al livello piu basso fra 1 e 4 aa (103.5/100.000/anno), per aumentare di nuovo, con velocita costante, fino ai 16 anni (153.9/100.000/anno).


Il sesso maschile e quello piu frequentemente coinvolto con un rapporto globale sesso maschile vs sesso femminile di 2.5:1.


Il tasso globale di mortalita dei pazienti pediatrici con trauma cranico e del 4.1% (con un’incidenza di 6.29/100.000/anno); l’incidenza di morte piu alta osservata (16.7/100.000/anno) e a carico dei bambini sotto l’anno di eta, in cui sono piu frequenti sia fratture isolate del cranio (71.1/100.000/anno) che gravi lesioni cerebrali, come emorragie (50.2/100.000/anno) e focolai lacero-contusivi (59.5/100.000/anno).


Un fattore di rischio significativo e rappresentato, infine, dalle condizioni socioeconomiche disagiate (caratterizzate cioe da un reddito familiare al disotto della soglia di poverta, con un rischio maggiore secondo un rapporto di 71:1 rispetto agli altri gruppi sociali). 


 


 


 




 


 



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