Accogliere prima di curare
Sin dalla fondazione, l’Istituto Gaslini ha creduto nei valori dell’accoglienza e dell’umanizzazione delle cure come presupposto per offrire la migliore assistenza ai propri pazienti: “Accogliere” prima di “curare”, quindi, è stata la filosofia che ha ispirato sempre tutti i professionisti e i dipendenti dell’Istituto.
L’accoglienza del paziente e della famiglia, fin dal primo contatto con l’ospedale, è un aspetto fondamentale del processo di cura. Perché la storia di ogni bambino non è solo la storia della sua malattia!
Per queste ragioni l’ospedale promuove un vero e proprio “Modello di Accoglienza”, un sistema multidimensionale integrato che si sviluppa in una rete di servizi, spazi e attività a “misura di famiglia”.
Il CABEF, Centro Accoglienza Bambini e Famiglie, è pensato per le diverse tipologie di utenza e degli specifici bisogni, dove tutti gli aspetti dell’assistenza sono orientati a sostenere e coinvolgere la famiglia con l’obiettivo di migliorare la qualità, il benessere psicologico, i risultati clinici del paziente in generale e l’esperienza della sua famiglia.
Attraverso il CABEF, ogni famiglia potrà essere sostenuta e accompagnata nel percorso di diagnosi e cura tramite l’attività coordinata di operatori dai profili diversi, ciascuno con compiti specifici: gli operatori per accogliere e fornire informazioni, i mediatori culturali, i volontari, opportunamente formati, per sostenere l’utente, anche straniero, gli assistenti sociali per assicurare la presa in carico complessiva dei bisogni della famiglia (alloggio, sostegno economico, supporto relazionale, ecc), gli psicologi non clinici, gli assistenti spirituali per offrire ascolto e conforto.
Per questo il Gaslini ha sempre bisogno di sostegno per il progetto ACCOGLIENZA e UMANIZZAZIONE DELLE CURE per garantire un ospedale a misura di bambino e famiglia.