Il Teatro Carlo Felice amico dei bambini del Gaslini




Il 5 e il 6 marzo il Teatro Carlo Felice di Genova  ha ospitato lo spettacolo “Lo Strumento del Diavolo” di Luisa Baldinetti e Alessandra Premoli, durante il quale giovani danza-attori dai 7 ai 16 anni sono andati in scena insieme agli artisti. Molti dei bambini protagonisti dello spettacolo provengono dai Laboratori di Espressivita Corporea Musicale che si svolgono dal 2010, a cura di Luisa Baldinetti, presso la Neuropsichiatria dell’Istituto, affiancando e integrandosi con l’attivita terapeutica.


Un altro appuntamento importante nella collaborazione tra Istituto Gaslini e Teatro Carlo Felice, come gia avvenuto per le celebrazioni wagneriane, e per lo spettacolo: “Sogno? Veglio? Deliro? fantasiosamente tratto da “Orfeo ed Euridice” di C. W. Gluck, che hanno visto in scena danza-attori dai 7 ai 50 anni, molti dei bambini in scena provenienti dai  Laboratori di Espressivita Corporea Musicale presso il Gaslini. Attraverso la creativita della danza si esprimono le emozioni piu profonde, liberandole nell’espressione artistica, producendo un senso di appagamento e di scoperta di se; un’esperienza multisensoriale in cui si arriva a collegare i propri lati emotivi con la logica del pensiero.


“Quest’anno vi e stata la partecipazione di alcuni pazienti lungodegenti per i quali l’esperienza in scena ha costituito un target per riconquistare salute “fisica” e un momento di superamento del loro isolamento. Questo tipo di esperienza li ha coinvolti dando uno scopo piu tangibile all’attivita, rendendo particolarmente concreto quello che possono creare e esprimere usando come strumento esclusivamente se stessi. Hanno affrontato e superato le loro resistenze grazie alla collaborazione con tutti coloro che partecipano allo spettacolo, alla pari degli artisti professionisti” spiega la dottoressa Margherita Savoini psicologa ? psicoterapeuta e coordinatrice del progetto insieme a Luisa Baldinetti.


 


“Lo Strumento del Diavolo” gioca sul leggendario connubio violino-demonio. In veste allegra e scanzonata, diabolica e portatrice di sventure, romantica e misteriosa, il violino si impone quale protagonista. Un Diavolo decisamente originale tenta di “corrompere e conquistare anime” costruendo violini dai poteri  occulti e incantatori.


Balzando tra un’epoca e l’altra lo seguiamo nei suoi tentativi  di portare scompiglio nel mondo. Lo vedremo alle prese con l’estro del bambino prodigio Mozart, con la mente logica e razionale del famoso detective Sherlock Holmes, con lo spensierato romanticismo di Charlot, con l’immaginazione infinita di Albert Einstein e…Un momento! Ma davvero lo Strumento del Diavolo servira il suo “padrone”?


 


Lo spettacolo vuole svelare con ironico divertimento i segreti di uno strumento tanto affascinante quanto misterioso. Nel corso dei secoli gli sono state infatti attribuite proprieta sovrannaturali e spesso oscure.


Compositori e interpreti che, come Tartini e Paganini, suonavano il violino con stupefacente virtuosismo, venivano addirittura accusati di aver venduto l’anima al Diavolo per ottenere questa sovrumana abilita. Nella cultura in genere trova ampio spazio il legame stretto tra uomo e maligno attraverso il violino: dalle antiche leggende norvegesi ai racconti popolari dei Grimm, passando per Histoire du Soldat e i romanzi di Conan Doyle, arrivando ai fumetti di Dylan Dog e ai manga di Watanabe, fino alle numerose incursioni in campo cinematografico.


Le particolari sonorita di questo strumento hanno sedotto anche personalita di ogni epoca come Casanova, Mussolini, Chagall, Chaplin, Nixon e De Andre solo per citarne alcuni.


 


Non a caso e stato proposto questo tema per i ragazzi in concomitanza con il 54° Premio Paganini che si e svolto in contemporanea.


 


(fotografie di Marcello Orselli)