“Rischio biologico: innovazione tecnologica e normativa”



Il 14 ottobre il CISEF ha ospitato il laboratorio didattico sul “Rischio biologico: innovazione tecnologica e normativa” al quale hanno partecipato i responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione, gli operatori delle Direzioni Sanitarie, del CIO e delle Farmacie della Regione Liguria, con l’intervento, tra gli altri, del dottor Vincenzo Puro dello Spallanzani di Roma, coordinatore del SIROH e del gruppo di studio PHASE (People for Healthcare Administration, Safety and Efficiency).


 


In Italia avvengono ogni anno in ambito sanitario ed ospedaliero oltre 130.000 infortuni che comportano un’esposizione al sangue o ad altre sostanze biologiche potenzialmente infette. Circa il 75% di queste ferite e di tipo percutaneo, ovvero si verifica quando l’operatore si ferisce con un tagliente contaminato, ad esempio con un ago, una punta, una lama. Le punture accidentali con aghi utilizzati rappresentano la modalita di esposizione piu frequente e pericolosa: sono, infatti, oltre quaranta gli agenti patogeni trasmissibili attraverso il sangue nel corso di una puntura accidentale, tra i quali il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) ed il virus dell’epatite C (HCV). Oltre i due terzi degli operatori sanitari esposti sono infermieri (in larga maggioranza donne) seguiti dai medici e da altre categorie professionali.


L’obiettivo sicurezza per gli operatori sanitari e difficile ed ambizioso, e puo essere raggiunto solo attraverso un’attenta analisi dei rischi, l’introduzione di protocolli operativi piu sicuri, l’adozione di dispositivi medici protetti (es. aghi e siringhe con dispositivi di sicurezza anti-puntura), la formazione e sensibilizzazione degli operatori esposti, il monitoraggio continuo dei processi, la messa in opera di un sistema di controllo capillare.


 


Questi sono i motivi che hanno spinto la Comunita Europea ad emanare una 2010/32/UE che definisce  una strategia globale di prevenzione delle esposizioni occupazionali in ambito sanitario soprattutto da puntura con ago o lesione da tagliente, che tenga conto della tecnologia, dell’organizzazione del lavoro, delle condizioni di lavoro, dei fattori psico-sociali legati all’esercizio della professione e dell’influenza dei fattori legati all’ambiente di lavoro.
 


Un importante appuntamento che e servito anche a mettere a confronto esperienze e dare un impulso ad una piu decisa e completa azione di prevenzione nelle strutture sanitarie. L’ambizione del laboratorio e infatti anche quella di arrivare alla definizione di schede tecniche comuni a tutte le aziende liguri, a supporto delle gare di acquisto regionali.