CONTATTI
Tipologia: UOSD – Unità Operativa Semplice Dipartimentale
Responsabile: Dr. Francesco Santoro
E-mail francescosantoro@gaslini.org
Segreteria
Tel : 010 56362378
Email : francescosantoro@gaslini.org
Fax : 010 383221
Localizzazione:
ATTIVITÀ
Il Team Missioni Chirurgiche Internazionali è la prima struttura cardiochirurgica di un Ospedale pubblico italiano istituita per creare i presupposti, organizzare ed incentivare attività di tipo cardiologico e cardochirurgico fuori del territorio nazionale, stabilendo con le realtà locali programmi e relazioni di tipo istituzionale senza scopo di lucro. L’obiettivo è di utilizzare le nostre specifiche competenze nelle strutture identificate per la cooperazione (Ospedali ed Università) per trattare in loco bambini cardiopatici e per sviluppare localmente autonomia gestionale clinica ed amministrativa attraverso programmi di “training on Job”. La logica è quella di disincentivare flussi di pazienti cardiopatici verso paesi occidentali e di fornire gli strumenti per risolvere localmente il problema del trattamento medico-chirurgico. Per tutti i progetti offriamo la possibilità di una formazione suppletiva presso il nostro Istituto per figure professionali mediche, paramediche e tecniche. A compendio di questi programmi all’estero accogliamo ed operiamo bambini stranieri con patologie complesse, avvalendoci di finanziamenti istituzionali (Ministero Sanità Italiano, Governo o Istituzioni Estere) o privati (ONG italiane e straniere).
I componenti del Team coordinano le missioni con il Dipartimento di Scienza Chirurgiche, diretto dal Professor G.Mattioli.
Concettualmente tutte queste attività rispondono primariamente alla Mission dell’Istituto: “Curare i bambini”.
I programmi si rivolgono prevalentemente a Paesi in via di sviluppo e aree post-belliche, luoghi in cui la mortalità infantile è molto elevata ed in cui le cardiopatie congenite sono responsabili direttamente del 7 – 10 % della mortalità neonatale e concausa, con malnutrizione ed infezioni, di una percentuale non esattamente quantizzabile, ma comunque elevata di mortalità in età infantile. Le cardiopatie congenite, infatti, rendono i piccoli pazienti meno resistenti e più suscettibili di eventi fatali nei primi mesi o anni di vita.
In queste vaste aree del pianeta (Africa Subsahariana, America del Sud, Medio Oriente), a fronte di una mortalità in età pediatrica molto elevata, non sono stati ancora sviluppati efficaci programmi sanitari cardiologici capaci di ridurre questo fattore di rischio, prima di tutto per problemi inerenti la sostenibilità economica e secondariamente per carenza di personale sanitario adeguatamente formato nell’ambito specifico “cardiopatie congenite”. Ogni qualvolta possibile, la scelta è andare a trattare i bambini lì dove sono, e nel frattempo, fornire agli operatori sanitari locali tutti gli strumenti tecnici e culturali adatti a sviluppare un programma clinico-chirurgico autonomo.
Presupposti fondamentali sono ovviamente che nel Paese in cui ci rechiamo i programmi sanitari minimi siano già operativi (creare una cardiochirurgia la dove non esistono programmi vaccinali o di nutrizione è quanto meno fuori luogo) e che le strutture sanitarie esistenti che ci ospitano siano in grado di supportare l’attività cardiologica e cardiochirurgia, in termini di materiali, attrezzature e di sostenibilità economica.
Altra area geografica di interesse è quella balcanica ed in generale l’est europeo, paesi in cui l’assistenza sanitaria in cardiologia pediatrica può non essere adeguata. Ci riferiamo a paesi come il Kosovo, la Moldavia, la Romania, l’Albania, dove la carenza di infrastrutture ospedaliere è molto evidente così come lo è il “gap” tra bisogni (bambini cardiopatici con necessità di correzione chirurgica) e risposte in termini di disponibilità alla cura. Qui infatti se esistono luoghi e persone adatte allo screening ed all’inquadramento dei piccoli pazienti, c’è carenza di tecnologia e know-how adatti alla terapia chirurgica o cardiologica interventistica, con il risultato di creare un grande bacino di pazienti in attesa di intervento che non ha alcuna possibilità di essere smaltito localmente ma che preme verso l’esterno per avere opportunità di trattamento fuori dai confini nazionali.
In 9 diverse nazioni, in 4 continenti, durante 29 missioni chirurgiche, in questi 5 anni di attivita’ abbiamo complessivamente trattato 331 pazienti (250 interventi cardiochirurgici).
HAITI
Nel triennio 2017-2019 sono state effettuate cinque missioni chirurgiche all’Ospedale St. Damien di Port au Prince, nell’ambito di un programma sviluppato in collaborazione con Gift of Life International, una charity americana che sostiene progetti di cooperazione sanitaria pediatrica in vari paesi. L’ospedale, unico policlinico pediatrico del paese, è sostenuto economicamente da varie ONG tra cui la Fondazione Rava di Milano, che in questo Ospedale ha attivato programmi di alimentazione, di vaccinazioni , di terapia intensiva neonatale e scolarizzazione. La nostra equipe ha lavorato ad Haiti insieme ai team di due università americane, la Akron University e la Duke University. In questo programma sono stati trattati oltre cento pazienti (Il nostro team ne ha operati 53), sono stati arruolati in follow-up cardiologico circa 500 pazienti e un cardiologo locale ha avuto un training completo all’estero. Il programma è stato purtroppo interrotto nel 2019 per lo scoppio della guerra civile, Sempre al St. Damien il nostro Istituto gestiva in collaborazione con la Fondazione Rava e l’Università di Genova, un articolato progetto di sviluppo della chirurgia generale pediatrica.
NIGERIA
Nel triennio 2017-2019 sono state effettuate 7 missioni chirurgiche precedute da una esplorativa/organizzativa presso l’Ospedale Universitario di Enugu (UNTH), capitale dell’omonimo stato della Nigeria del Sud, regione del Biafra. In queste missioni sono stati trattati 47 pazienti mentre 15 sono stati portati in Italia per effettuare interventi più complessi. Il progetto, coordinato da Open Heart POBIC, ONG italiana, e condiviso economicamente da Gift of Life, ONG statunitense, si articolava su una durata di cinque anni, durante i quali ci siamo occupati anche di formazione, sia direttamente in Nigeria, durante le missioni , che in Italia, ospitando medici paramedici e tecnici per training specifici. E’ previsita una prossima missione (la prima dopo la pandemia) nella seconda meta’ del 2024, quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno.
KURDISTAN
Dopo alcuni anni di sospensione dell’attivita’ in Kurdistan dovuta prima alla guerra scatenata dall’ISIS in questa regione e poi alla pandemia, abbiamo ripreso le missioni lo scorso anno. Al momento della sospensione avevamo già effettuato 8 missioni chirurgiche operando a Sulymania 90 bambini e trasferendone 10 in Italia per interventi più complessi. L’attivita’ chirurgica si svolge presso l’HQ Hospital di Sulymania, in collaborazione con la ONLUS locale Kurdistan Save the Children. Ad oggi, dopo la ripresa, sono state effettuate gia’ 2 missioni e prevediamo di effettuarne altre 2 nel 2024.
KOSOVO
Nel biennio 2021 – 2022 abbiamo effettuato in Kosovo, in collaborazione con Gift of Life International, 5 missioni chirurgiche, trattando complessivamente 92 pazienti. Le missioni hanno avuto una duplice valenza in quanto sono stati effettuati sia interventi chirurgici (51 pazienti) sia procedure di cardiologia interventistica (41 pazienti).
BOLIVIA E ROMANIA
In Bolivia ed in Romania siamo stati unicamente una volta per sostituire equipe mediche indisponibili. Queste 2 destinazioni non sono parte di un programma organico.
PALESTINA
Con il supporto di PCRF (Palestinian Children Relief Found), ONLUS palestinese e Gift of Life, abbiamo effettuato 5 missioni: 3 in West Bank a Ramallah e 2 a Gaza, trattando complessivamente 68 pazienti (45 interventi chirurgici e 23 procedure di cardiologia interventistica). Purtroppo, a causa dell’attuale conflitto israelo-palestinese, siamo stati costretti ad interrompere questo programma, ’ per evidenti ragioni di sicurezza. Il programma sara’ ripreso appena possibile.
GIORDANIA
Abbiamo effettuato 2 missioni ad Hamman nell’ambito di un progetto di trattamento di cardiopatie congenite di profughi siriani e palestinesi, sostenuto da Gift of Life Hamman e Gift of Life International, operando gia’ 21 pazienti. Anche questo programma e’ stato sospeso a causa del conflitto in atto a Gaza, causa di instabilità politica nella regione medio-orientale, ma nel 2024 abbiamo previsto di effettuare 2 missioni.
CAMERUN
Dal prossimo anno inizieremo una collaborazione con l’Hopital General de Yaoundè (capitale del Camerun) dove contiamo di effettuare 2 missioni/anno. Abbiamo già effettuato la prima visita esplorativa allo scopo di verificare la fattibilità di questo programma. Sponsor principale è la Onlus “Una Voce Pe Padre Pio”, che si occupa di incentivare e coordinare progetti di assistenza primaria, educazione e sanità nella regione subsahariana (Senegal, Costa d’Avorio, Camerun).
DOCUMENTI CORRELATI
Consuntivo 2018-2023
Dal 2018 abbiamo effettuato 29 missioni, in nove differenti paesi in tre continenti, trattando 331 pazienti (250 in sala operatoria per interventi cardiochirurgici e 81 sottoposti a cateterismo intervenzionale), una media di quasi 11 pazienti trattati per missione. Ne abbiamo inoltre arruolati oltre 1500 in follow-up cardiologico, fornendo loro una diagnosi, un trattamento medico adeguato alla patologia e stabilendo per ognuno un percorso terapeutico con indicazione chirurgica ove possibile. Almeno 30 pazienti sono stati inoltre trattati in Italia, supportati finanziariamente da Istituzioni (Ministero della Salute Italiano, Assessorato alla Sanità Regione Liguria, Ministeri della Sanità stranieri) e Onlus.
Considerata la necessità di chirurgia cardiaca pediatrica che troviamo nei paesi che visitiamo, la nostra è una risposta risibile in termini puramente numerici. Questo è senza dubbio vero, ma da qualche parte si deve pur cominciare, ed i nostri risultati sono solo uno stimolo a fare di più e meglio. Alcuni dei paesi che ci hanno ospitato quest’anno sono stati lacerati da violenti conflitti socio-politici. Nel 2019, per ben due volte siamo stati coinvolti da questi eventi, subendo un’evacuazione notturna forzata da Haiti, interrompendo la missione al secondo giorno, e lasciando la Bolivia lo stesso giorno in cui il popolo boliviano ha rovesciato “pacificamente” il neo presidente eletto Evo Morales. Siamo però anche tornati in Kurdistan, alla fine del conflitto Turco-kurdo-siriano, e per due volte siamo stati nella Striscia di Gaza, dove l’asprezza della contrapposizione israelo-palestinese ha raggiunto limiti agghiaccianti. Propri in Palestina e Giordania abbiamo dovuto sospendere per il 2023 le nostre missioni, per evidenti ragioni di sicurezza. In questi anni siamo anche stati costretti ad interrompere ogni attività all’estero per oltre 15 mesi a causa della pandemia da Covid 19, e la ripresa è stata molto complessa, con regole e modalità nuove, Centinaia di test effettuati per accettare di operare bambini non infetti, assistiti da genitori non infetti, in ospedali non esattamente adeguati a garantire isolamenti e filtri efficaci. Continuiamo a lavorare in paesi poveri, con redditi procapite di pochi dollari al mese, lacerati da guerre interreligiose o interrazziali, sconvolti da conflitti socio-economici, dove imperano corruzione e violenza, luoghi dove i bambini, gli anelli più deboli del sistema, muoiono a centinaia, di tante cose, guerra, fame, infezioni, assenza di sanità e ovviamente , di cardiopatie congenite. La mortalità in età pediatrica resta in questi luoghi molto elevata e non fa più notizia. Noi siamo li a fare il nostro, con il supporto dell’Istituto Gaslini e di ONG generose che ci aiutano a rendere reali queste attività. Ogni bambino malato dovrebbe avere diritto ad essere curato ed ogni bambino guarito è un dono per tutti.
Di seguito alcuni link ai siti delle associazioni che ci supportano e che diffondono le notizie relative alla nostra attività.
Febbraio 2019 Haiti https://www.giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2017/02/February-2019-Haiti-Mission-Report.pdf
Marzo 2019 Palestina https://www.giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2019/02/March-2019-Ramallah-Mission-Report-reduced-file.pdf
Maggio 2019 Nigeria https://ogliopo.laprovinciacr.it/news/ogliopo/237255/il-cuore-di-pobic-per-curare-i-bimbi-nigeriani.html https://www.bbc.com/igbo/afirika-44553114
https://www.cremaonline.it/rubriche/01-06-2019_Cuore+aperto+e+la+chirurgia+pediatrica+in+Nigeria/
Settembre 2019 Romania https://www.giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2017/02/September-2019-Romania-Training-Visit-Report-reduced-file.pdf
Ottobre 2019 Bolivia https://www.giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2019/02/October-2019-Bolivia-Mission-Report-reduced-file.pdf
Novembre 2019 Nigeria http://www.volontariatoggi.info/eurosets-in-nigeria-per-il-progetto-cuore-aperto-di-pobic/ http://www.modenanoi.it/eurosets-supporta-il-progetto-cuore-aperto-di-pobic-onlus/
Dicembre 2019 Palestina http://nena-news.it/audio-il-pcrf-cura-bambini-cardiopatici-in-una-gaza-allo-stremo/ https://www.pcrf.net/
Aprile 2021 Kosovo https://giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2023/02/GOLI_VisitReport_Kosova_Apr2021.pdf
settembre 2021 https://giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2023/02/GOLI_VisitReport_Kosova_Sept2021.pdf
novembre 2021 https://giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2023/02/GOLI_VisitReport_Kosova_Nov2021.pdf
Maggio 2022 https://giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2023/02/GOLI_VisitReport_Kosova_May2022.pdf
https://giftoflifeinternational.org/wp-content/uploads/2023/02/GOLI_VisitReport_Kosova_Sept2022.pdf
https://www.youtube.com/watch?v=Dn-KXdLatlY