CONTATTI
Tipologia: UOSD – Unità Operativa Semplice Dipartimentale
Responsabile: Prof. Ezio Fulcheri
E-mail: eziofulcheri@gaslini.org
Segreteria: 010-56362210
Fax: 010-3075010
Localizzazione:
Servizio attivo tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Festivi e prefestivi attivo solo per emergenze contattando mediante fax o e-mail
ATTIVITÀ
L’attività diagnostica di Anatomia ed Istologia Patologica e di Cito Patologia si svolge principalmente sui seguenti temi:
Patologia ginecologica: viene svolta un’attività diagnostica specialistica focalizzata prevalentemente alla patologia disfunzionale, infettiva e degenerativa del tratto genitale femminile collegata con il ciclo riproduttivo.
Diagnostica della malattia trofoblastica gestazionale: viene svolta una attività mirata alla caratterizzazione delle lesioni coinvolte nella malattia trofoblastica gestazionale mediante indagini immunoistochimiche strutturate in appositi algoritmi diagnostici (caratterizzazione immunofenotipica delle popolazioni troofblastiche coinvolte nelle lesioni):
Abortività spontanea del I trimestre ed embriopatologia: si tratta di una diagnostica mirata alla definizione della cronologia degli eventi causanti l’aborto, alla individuazione delle cause di sofferenza o di arresto di sviluppo dell’embrione ed in fine delle fasi e delle modalita proprie della manifestazione clinica e dell’espulsone. Specifici iter diagnostici.
Malformazioni fetali: si tratta di uno studio articolato e complesso volto mediante autopsie con dotte con particolari strumentazioni e specifiche tecniche alla diagnosi di anomalie o malformazioni sia isolate che inserite in quadri sindromici. L’interazione con la diagnostica ecografica e la radio diagnostica specie del Sistema Nervoso Centrale in risonanza magnetica, consente di pervenire alla definizione di quadri morfologici complessi ed uno studio genetico integrato
Aborti spontanei tardivi secondo trimestre: si tratta di una diagnostica prevalentemente autoptica mirata alla definizione di alterazioni patologiche sia fetali che, più frequentemente placentari, causa di una perdita fetale del secondo trimestre di gestazione.
Morti endouterine fetali del terzo trimestre: si tratta di una particolare categoria di perdite fetali tardive che non rientrano nel capitolo delle morti improvvise ed inaspettate ma che per contro si determinano in gravidanze patologiche ad alto rischio o seguono ad iter diagnstico-terapeutici ostetrici complessi quali quelli propri delle malattie autoimmuni, degli stati disglicemici o dismetabolici materni o negli stati ipertensivi materni complicate o non da pre eclampsia. La diagnostica sia autoptica che placentare e volta alla identificazione delle lesioni, della gravita e della cronologia di esse per consentire una presa in carico della paziente piu aderente al profilo personale e conseguentemente monitorare meglio un gravidanza futura.
Morti peripartum e neonatali: si tratta di una diagnostica prevalentemente rivolta alle categorie di neonati con restrizioni di crescita gravi, IUGR, sottoposti a terapie intensive o sub intensive ove il riscontro diagnostico deve non solamente identificate le cause di morte ma definire il grado di maturazione e sviluppo degli organi ed analizzare gli effetti della terapia in relazione ai singoli casi così delineati.
SIUDS e SIDS: la morte improvvisa ed inattesa del feto o del neonato costituiscono un settore diagnostico di elevata difficolta essendo necessaria una diagnostica “di esclusione” progressiva delle cause mediante un procedimento analitico a gradienti di difficolta crescenti. L’impiego di tecniche ancillari s fa dunque necessario per le diagnosi piu difficili ed un apposita legge pone regolamentazioni molto stringenti sui protocolli da applicare in questi casi
Patologia della placenta: si tratta in questo caso della diagnostica placentare del nato vivo e conseguentemente di una diagnostica volta a fornire elementi utili per la gestione del neonato. Accanto a tale priorita sussiste anche la necessita di definire un quadro placentare eventualmente patologico per effettuare un corretto monitoraggio delle gravidanze future.
Patologia dell’utero post partum: si tratta di un tema di patologia ginecologica assai complesso e delicato nella definizione; comprende le anomalie di impianto, le accrezioni placentari e soprattutto le patologie da mancata contrazione uterina e/o trombosi venosa. Tutte le lesioni possono portare ad isterectomia con conseguente perdita della capacita riproduttiva della paziente. Quadri di minore gravita portano ad emorragie ed endometriti post partum, esiti cicatriziali o a sviluppare una malattia trofobastica al sito di impianto
Patologia dei vasi linfatici:
SERVIZI
Consulenze sulla patologia della riproduzione umana:
Consulenze nell’attività delle associazioni di genitori